Trail dei Marganai 2019 - Vola solo chi osa farlo
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Sardegna, grande terra oltre che grande mare, primo appuntamento
isolano trail dei marganai, raccontaci, piegaci, convinci i lettori del
terzo a prenotare il traghetto domani ..
Spesso
nell'immaginario del non sardo, la Sardegna è vista come una ciambella,
ovvero un anello fatto di spiagge, belle spiagge, con un buco al
centro.
Fuori di metafora, spesso non si conosce cosa si può trovare andando oltre la sabbia e l'acqua salata.
Il
Trail del Marganai nasce da un gruppo di scout che decidono di creare
un qualcosa che unisca la passione per la natura e la peculiarità del
sud ovest dell'isola.
Il
Marganai è un un polmone verde compreso tra i paesi di Domusnovas,
Iglesias, Fluminimaggiore e Villacidro. Un bellissimo e fitto bosco di
querce, lecci, corbezzoli sempre verdi in ogni stagione.
Un
sottosuolo che da sempre è stato sfruttato per estrarre svariati
metalli. I primi anni settanta hanno visto chiudere le ultime miniere.
Il tempo e la natura stanno curando le profonde ferite lasciate da
questa attività. Tutti e tre i i percorsi attraversano i resti di
edifici e gallerie che il bosco lentamente sta riconquistando. Per gli
appassionati di Tolkien, si può respirare le atmosfere del Signore degli
Anelli quando si attraversano i territori abitati e abbandonati dai
nani punteggiati dalle loro miniere.
È
un territorio prevalentemente calcareo con tutto ciò che questo
comporta, ovvero pareti bianche che scendono a picco ma sopratutto
grotte.
Dopo
pochi chilometri dal via, tutti i percorsi di gara attraversano la
Grotta di San Giovanni, ovvero un tunnel naturale di circa 800 metri che
attraversa la montagna da parte a parte. Una strada ora totalmente
pedonale, nata per far arrivare il minerale estratto dalle gallerie
poste dall'altra parte della montagna, la attraversa tutta. Lo
spettacolo all'interno della grotta è notevole: stalattiti, stalagmiti e
vasche a sbalzo sono il prodotto dell'acqua e del calcare nel millenni
di incessante gocciolio.
Da
quest'anno tutte le gare partono da 'Sa 'omu 'e sorcu', ovverosia dal
sito nuragico posto appena fuori dall'abitato di Domusnovas.
Per
quelli che decidono di percorrere tutti e 55 km della gara lunga a metà
percorso circa li attende i resti di un tempio romano, il Tempio di
Antas, creato su un area sacra che già vedeva un altro tempio di origine
punica.
Quindi,
boschi, archeologia industriale mineraria e archeologia antica, le tre
chiavi per cui vale la pena pensare di prenotare il traghetto o, a mio
avviso meglio, un aereo e venire a vivere quest'avventura sull'isola.
Senza dimenticare che a marzo in Sardegna di può trovare il meteo ideale per questo genere di competizioni.
- diverse lunghezze e diversi tracciati immagino ognuno con caratteristiche e peculiarità
I
percorsi agonistici sono tre: 55 km e 2600m D+, 30 km e 1400m D+ e 20
km e 900m D+. Pur essendo in un isola che che non vanta grandi montagne,
il dislivello non manca.
Non
ci siamo dimenticati degli accompagnatori: dallo scorso anno è stato
creato un percorso di 10 chilometri con pochissimo dislivello che
attraversa il bosco, la Grotta di San Giovanni e il sito Minerario di Su
Corrovau. Non manca la possibilità di prenotare dei percorsi
accompagnati da guide che conoscono a menadito il territorio e possono
raccontarne tutti i segreti.
Sicuramente
il percorso della 55 km è quello più completo con il nuraghe, la
grotta, i siti minerari di Arenas, Malacalzetta, Gutturu Pala, Marganai,
Su Corrovau (sicuramente dimentico qualcosa) e il tempio. Ma la 30 e la
20 hanno le loro peculiarità, visto che solo in parte ricalcano i
sentieri della lunga.
- mi dicono che addirittura si passa dentro una grotta ma è vero?
Come già scritto in precedenza, la sola Grotta di San Giovanni merita il viaggio.
A
circa 10 minuti di passeggiata da La Cartiera, la base logistica del
TdM, è un vero gioiello della natura. Il paziente lavoro dell'acqua
sulla roccia calcarea ha creato la galleria che attraversa la montagna
da parte a parte.
A
testimoniare che l'uomo è spesso simile alla bestia, in origine la
strada che venne creata al suo interno a inizio secolo, serviva a far
passare prima i carri e poi i mezzi a motore che trasportavano in paese a
Domusnovas il minerale estratto dalle gallerie poste dall'altra parte
del tunnel naturale. Chiuse le miniere è terminato il suo scopo
principale, ci si è rinsaviti e ci si è resi conto dell'enorme valore
naturalistico del sito, per cui negli anni '90 è diventata totalmente
pedonale.
- so che dietro c'è un grande lavoro di un gruppo di ragazzi per il territorio
Come
accennato in precedenza, il TdM nasce da un'idea, una impresa scout,
del Raid Karalis della sezione Assoraider di Cagliari 24.
Nello
sviluppo dell'idea ci si è trovati a collaborare con il Consorzio
Natura Viva Sardegna di Domusnovas che da subito ha messo a disposizione
del trail La Cartiera, ovvero i capannoni di una vecchia Cartiera
oramai in disuso posta tra il paese e la Grotta di San Giovanni.
Tra
le persone che animano il Consorzio e gli scaut Assoraider si è trovata
quella sintonia che ha permesso di arrivare sempre in crescita
all'edizione 2019.
- cosa vi aspettate da questa edizione
Dopo
tre edizioni in cui il percorso è rimasto pressoché identiche per tutte
le gare, quest'anno abbiamo deciso di variare. Mantenendo quelli che
sono sempre stai i punti forti, quelli che lo caratterizzano di più, si
sono fatte delle modifiche e delle aggiunte che hanno cambiato per circa
il 30% le tracce.
I
numeri negli hanno ci hanno costantemente premiato. Nel 2016 allo start
della 47 km e della 27 km erano in tutto 150, lo scorso anno nelle tre
gare competitive erano circa 350 più un altro centinaio di persone alla
non competitivi di 10 km.
La
nostra attenzione è sempre stata rivolta all'atleta, aspettiamo di
vedere se anche per l'edizione 2019 sapremo raccogliere i frutti.
- ma è vero che c'e il porceddu party alla fine? e per vegetariani?
Come
per ogni trail che si rispetti il pasta party non può mancare, come non
può mancare l'integratore preferito dagli atleti, la birra!
Qualsiasi sia il meteo, i capannoni de La Cartiera hanno sempre permesso un post gara di livello.
Il
menù è sempre studiato per andare incontro alle esigenze alimentari di
tutti. Pasta al sugo di pomodoro per reintegrare i carboidrati; pecorino
e ricotta di pecora, forniti ogni anno da un nostro apprezzatissimo
sponsor, per proteine e grassi. Per i vegani ci sono sempre legumi a
volontà.
L'esperienza maturata in tanti anni di campi scaut viene sempre a galla.
Ma
non è finita, perché tramite la pro loco di Domusnovas abbiamo la
possibilità di ospitare varie piccole aziende artigianali che vendono le
loro produzioni come il pane e i dolci e che allestiscono succulenti
barbecue su cui la carne di maiale fa da padrona.
Insomma,
si mantiene la regola aurea del trailer: "Ogni caloria bruciata durante
la gara deve essere sostituita da almeno sette calorie ingerite nel
post gara".
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